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Archive for 12 marzo 2007

Roma Caput Mundi

 
Prefazione
D’accordo con chi ha vissuto il fine settimana con me, ho deciso di velare un attimino di mistero questo blog, e quindi, tale persona non sarà nè nominata nè apparirà in foto. Così i pettegoli son sistemati…

 

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Sabato e domenica mi son fatto una gita fuori porta a Roma. Una botta di culo. Nel senso che il fratello della persona che mi ha invitato nel viaggetto, aveva vinto due biglietti Eurostar per la Città Eterna. Giorno ed ora tassativi e rigorosamente non rimborsabili. Aveva anche già prenotato un B&B vicinissimo a Roma Termini. Ma il fratello ha dovuto rinunciarvi per motivi personali, e quindi sono stato invitato io; dovevo semplicemente pagare un B&B e godermi la città. Ho accettato volentieri.
 
Certo, il tempo di arrivare, sistemarsi in camera e riposarsi un po’, che il pomeriggio del sabato era già andato ed era arrivata ora di cena. Abbiamo cenato e quindi siamo partiti per un giro notturno molto semplice e veloce, una sorta di giro pesca: dalla Stazione Termini, giù per Via Cavour fino al Colosseo, Fori Imperiali, Piazza Venezia con l’Altare della Patria e poi su su, risalita per via Nazionale fino alla stazione e quindi al B&B. Niente di che, ma eravamo stanchi e le passeggiate erano rimandate al giorno successivo. Tempo permettendo, perchè comunque, soprattutto la sera, c’era un venticello freddo dava un po’ noia, però l’importante è che non sia piovuto.
 
Ecco una foto di notte.
 
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Domenica. Check-out alle 10. Il treno di ritorno era per le 19.30. Avevamo la bellezza di 9 ore e mezza per girare in città. Peccato che però è sorto subito un guaio: non abbiam potuto lasciare le borse alla strettissima reception del B&B. Proprio per le sue dimensioni e perchè ci transitava diversa gente, non ci hanno consentito di lasciarci le nostre borse. "Poco male", ci siam detti, "andiamo alla stazione". Nella nostra testa c’era infatti l’idea di lasciarli nei portabagagli con la chiusura a chiave. Il guaio è che siamo venuti a sapere che alla stazione li avevan tolti per paura del terrorismo… Ma c’era l’altro deposito, quello con tanto di metal detector. Altro guaio: c’era una fila da aeroporto ed i bagagli avanzavano al ritmo di uno ogni 10 minuti… Ci siam detti che non era il caso. Avremmo perso un sacco di tempo, facendoci venire una crisi di nervi… Visto anche le ridotte dimensioni delle nostre borse (beh, ci serviva roba per una notte e basta…), abbiamo preferito tenerle con noi e girovagare per Roma borse in spalla… per 9 ore.
 
E così, con il sole che ogni tanto spuntava, dopo aver fatto colazione con il buono omaggio del B&B, ecco la partenza in Metro ancora per il Colosseo, sguardo al Foro di Augusto, al Foro Traiano ed al Foro di Cesare, quindi ancora in Piazza Venezia, da lì passeggiata per tutta via del Corso, con Fontana di Trevi, Montecitorio (con i bersaglieri che suonavano l’inno di Mameli, non so però che cosa c’era), Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, – e qui vicino, pausa pranzo -, Piazza del Popolo, terrazza del Pincio, e poi ancora Metro per Piazza San Pietro dove ci siamo riposati un bel po’. D’altronde i vestiti pesanti (alla partenza la mattina c’era un frescuccello da non sottovalutare), con le borse ogni passo più pesanti e noiose, ci avevano un po’ straccato. Ed erano già passate quasi sei ore dalla partenza dal B&B, dato che in quel momento l’Empoli vinceva 2-0 sul Livorno, cosa che sapevo grazie ai messaggi che la reporter Katiuscia mi mandava dal Castellani. Quindi erano come minimo le 15.45 passate. Siamo stati un bel po’ all’ombra del Cupolone, ad ammirare la Basilica di S.Pietro ed il colonnato del Bernini, poi, ci siamo alzati, abbiam raccolto armi e bagagli (soprattutto bagagli…), e via verso la Metro per scendere al Circo Massimo. Il sole (che però stava tramontando), ci ha permesso di collassare definitivamente sul prato del Circo Massimo, dove tra l’altro è arrivata la notizia shock del pareggio del Livorno… Siamo risaliti verso l’Arco di Costantino, costeggiando prima le Domus e poi la parte restante dei Fori con l’Arco di Tito. Quindi siamo sbucati nuovamente sotto il Colosseo. Altro riposo che era l’ora di tornare alla stazione. In Metro ovviamente.
Oh, in 9 ore mica si poteva fare di più… no ?
 
Fra un treno e l’altro sono arrivato a casa alle 22.20 circa. Con la schiena letteralmente a pezzi (causa borsa), un sonno cane (sonno perso in settimana … ed a Roma), stanco morto, ma davvero molto molto contento del week-end appena trascorso.
 
Un grazie a chi era con me ed a chi ha reso possibile tutto ciò.
 

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