La truppa iper-palestrata, iper-lampadata, iper-tamarra/truzzo/cafona ed insomma, “iper-grezza-a-tutto-tondo” di Jersey Shore sta per arrivare a Firenze.
Un sindaco g-g-giovane come il Renzi, dopo il TRL Awards di Mtv, non poteva lasciarsi sfuggire anche questa: via libera alla produzione della serie tv americana per girare un po’ di puntate in città (vietandone però l’ingresso a Palazzo Vecchio).
La serie viene trasmessa in Italia su MTV. Io ne avrò visti sì e no 5 minuti per sbaglio una volta, e tanto m’è bastato.
In buona sostanza, si tratta di un reality che ha per protagonisti un manipolo di ragazzotti tutti muscoli e niente cervello che risolvono qualsiasi cosa a cazzotti o se va bene ad insulti, ed uno stuolo di ragazzotte sempre seminude pronte a flirtare (seee… e coda !) con un grezzo di cui sopra diverso ogni sera, fra scene di isteria, insulti e urla continue.
La direttrice degli Uffizi, Cristina Acidini ha subito imposto l’alt: questi qua nei musei non entrano.
Ogni negozio, bar, museo o altro locale deve infatti firmare una liberatoria per consentire l’accesso della troupe per le riprese. Non tutti gli interessati hanno firmato, vuoi per i troppi cavilli burocratici talvolta imposti dalla produzione, vuoi per prese di posizione belligeranti nei confronti del reality basate su questioni di principio.
Già… anch’io non ce li vedo molto bene questi tipi qua dentro gli Uffizi, men che meno li vorrei vedere a scorrazzare per il Corridoio Vasariano, ma devo dire: siamo convinti che i ragazzi del Grande Fratello italiano siano tanto diversi ?
Perché è vero, di risate con la Gialappa’s che li ha presi per il culo per dieci anni ne ho fatte a tonnellate, ma se uno ci pensa, quanta tristezza esorcizzano tutte queste risate!
Abbiamo visto risse, bestemmie, urla per ogni evenienza (gioia, disperazione, rabbia, pianti); abbiamo visto prove di cultura deprimenti, dove nessuno pretendeva di vedere discussioni da tesi di laurea ma neanche scene mute a domande elementari (e dire che qualcuno di loro faceva pure l’università !); abbiamo visto il trash sbandierato in prima serata senza pudore, ed ancor peggio abbiamo visto questi ragazzi orgogliosi di tali prestazioni.
Ora. quello del video è pure simpatico poverino, ma il video mi fa sempre ridere e l’ho voluto mettere. Comunque in giro si trovano decine di esempi ancor più deprimenti.
Ma non solo: abbiamo visto code chilometriche per fare i provini per partecipare al GF, e la “sostanza” dei provini ce l’ha sapientemente smascherata sempre la mitica Gialappa’s. In pratica: quelli che vedete in trasmissione sono solo una goccia nel mare, e la gente farebbe a pugni per partecipare al programma e fare quelle figure che vediamo in tv.
Pochi di loro hanno saputo far qualcosa nello spettacolo, ed in capo a pochi anni quasi tutti sono stati gettati nella nettezza televisiva, nella spazzatura, nel trash appunto.
Insomma, quando la direttrice del Guggheneim di New York vieterà l’ingresso ai tizi del Grande Fratello italiano sarà fatta giustizia…
Sinceramente per ora rido sotto i baffi, segretamente contento del risentimento piccato e forse un po’ snob della Acidini.
Diciamo che non sono tipi che mi stanno eccessivamente simpatici, e mi piace l’idea del “niet” davanti al dollaro che crede di poter comprare tutto, ma mi domando: fino a quando è giusto ?
E’ giusto finchè si parla di un rapporto commerciale. La Acidini ha tutti i diritti che vuole: è un’offerta di soldi in cambio di riprese nel posto che dirige. Domanda ed offerta, accettare e rifiutare.
Ma non passi il messaggio che questi non devono entrare solo perché sono dei cafoni in quanto personaggi tv americani e culturalmente non all’altezza di noi italiani: abbiamo tonnellate di elementi simili.
Proviamo ad esportarne un po’ ?
E magari facciamo rientrare qualche cervello (vero) fuggito dall’ Italia, vedi lei… ?
Condivido la preoccupazione per essere assimilati a “quelli lì” e in fondo noi siamo altrettanto bravi a dare un pessimo spettacolo di noi stessi.
La differenza è che – anche se la tv nelle fasce orarie più seguite\remunerative – non ne dà notizia, esiste anche un’altra italia, quella che scende in piazza per i diritti, che tenta disperatamente di salvare il proprio lavoro e quindi garantire un futuro dignitoso alla propria famiglia, un’italia che guarda boris, per dire, piuttosto che carabinieri, o semplicemente un’italia che parcheggia all’interno delle strisce, timbra il proprio cartellino in orario e sa coniugare i verbi quando parla. Quest’italia, da un programma come JG, verrebbe volontariamente falciata via.
Nel leggere le notizie dei rifiuti di far entrare le troupe negli Uffizi ho fatto le tue stesse considerazioni… Anche io ho pensato che “quei” tamarri non sono poi così diversi da quelli nostrani.
E i reality nostrani, dal GF alle varie Pupe e Secchioni sono una bella vetrina di soggetti…
Certo, finora a casa nostra hanno avuto un po’ di pudore, e non si sono viste ancora invasioni di musei o luoghi d’arte da parte delle truppe cafone…
Il fatto è che per l’americano gli uffizi o las vegas, il colosseo o disneyland non sono poi così diversi… e quindi paghi il dovuto e entri!
Su un altro blog ho letto che a quel reality possono partecipare solo italo-americani… ma soprattutto sembra che per gli americani quei tipi rappresentino l’italiano medio !
Aiuto !
Fa te… anche se ultimamente l’italiano medio è così davvero!!!
Concordo con Fabio! Purtroppo.